Taranto 2022 (prima parte)
XII Edizione . 16 – 19 giugno
La quattro giorni di Taranto è stata un’edizione asciutta e potente, paragonabile al primo stadio di un lancio spaziale.
La quattro giorni di Taranto è stata un’edizione asciutta e potente, paragonabile al primo stadio di un lancio spaziale. Il Medimex intanto continua la sua ascesa per raggiungere Bari, a luglio, dal 13 al 15. La generosità degli artisti ospiti ha toccato punte di vera comunione con Nick Cave e i suoi The Bad Seeds, in una Rotonda unita e fremente, un prato di 14 mila mani esultanti.
La stessa generosità mostrata con garbo da Margherita Carducci ovvero Ditonellapiaga, da Filippo Graziani e Federico Poggipollini, che si sono dati al pubblico che ha affollato il Teatro Fusco – in momenti diversi – in esibizioni senza riserve; quella di Tommaso Colliva e Enrico Gabrielli con il loro nuovo progetto dedicato al Maestro, Ennio Morricone, nell’incontro dove ha partecipato anche Michele Riondino. La vivace intelligenza, il gusto di farsi ascoltare del fondatore dell’Hipgnosis Studio, Aubrey Powell, che ha raccontato i suoi lavori – Hipgnosis Studio: Pink Floyd and Beyond – in mostra al MArTA.
E infine l’enorme e seguitissimo Carlo Massarini che ha raccontato ancora una volta e sempre con parole nuove gli enormi Pink Floyd. E sempre a loro, ai Pink Floyd, Taranto affacciata sul parapetto di Corso Due Mari e seduta ai tavoli dei bar e dei ristoranti, ha goduto di un tributo audiovisivo potente proiettato sulle pareti del Castello Aragonese diventate per l’occasione schermo e lavagna.
Uno stadio, quello di Taranto, che si è perfettamente concluso e che permetterà alla capsula del Medimex di raggiungere Bari – con nuovi appuntamenti professionali, di formazione, di live – dopo un viaggio di 5 anni – vi ricordate di Iggy Pop? – nelle altre comunità pugliesi.
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